Quasi tutte le specie di betulla sono in genere piccoli cespugli e alberi o arbusti di medie dimensioni, per lo più presenti nei climi temperati e boreali del nord. Le semplici foglie sono alterne, singolarmente o doppiamente seghettate, con venatura a piume, picciolate. Esse appaiono spesso in coppia, ma queste coppie sono in realtà sostenute su rametti laterali a due ante a mo’ di sperone. Il frutto è una piccola samara, anche se le ali possono essere più scure in alcune specie. Differiscono dagli ontani in quanto le piante femmine non sono legnose e si disintegrano alla maturazione, disgregandosi per liberare i semi, a differenza appunto degli ontani femmine, che presentano una sorta di cono legnoso.
La corteccia di tutte le betulle è caratteristicamente contrassegnata con lunghe lenticelle orizzontali e spesso si divide in lastre sottili e cartacee, soprattutto sulla betulla carta. Il suo colore deciso fornisce i nomi comuni grigio, bianco, nero, argento e giallo a betulle di specie diverse.
I germogli si formano presto e sono maturi a metà estate; il ramo si prolunga dal germoglio laterale superiore. Il legno di tutte le specie è granuloso con struttura satinata, e in grado di assumere uno smalto fine.
La corteccia di betulla è ad alto contenuto di betulino e acido betulinico, sostanze fitochimiche che hanno potenziale come prodotti farmaceutici e altri prodotti chimici che promettono spettacolo come lubrificanti industriali.
I germogli di betulla sono utilizzati nella medicina popolare. Una tisana di betulla, ad esempio, è un buon rimedio per la cellulite.
Lorteccia di betulla può essere impregnata in acqua e poi modellata in uno stampo per un braccio rotto. La corteccia interna di betulla può essere ingerita in modo sicuro.
In latitudini settentrionali, la betulla è considerato il più importante albero con polline allergenico, con una stima del 15-20% di persone che soffre di febbre da fieno sensibile ai granuli di polline della betulla. L’allergene principale è una proteina chiamata Bet v I.