La faringite, piú comunemente definita in maniera erronea come semplice mal di gola, é una infiammazione della faringe, ossia un organo che connette la cavitá nasale con quella orale, l’esofago e la laringe e che permette il passaggio dell’aria e degli alimenti.
La faringite puó essere di due tipi: virale o batterica, e puó evolversi diventando anche una faringite cronica, rappresentata da catarro (ingrossamento delle ghiandole producenti il muco), ipertrofia, atrofia (specialmente nelle persone piú anziane) o da tosse persistente. Per identificare correttamente la tipologia di faringite che il paziente presenta, é necessario eseguire un apposito esame, denominato tampone faringeo.
Il sintomo piú comune di questa infiammazione é un dolore localizzato nella parte inferiore della bocca, ma é accompagnato anche da tutti quelli rappresentati dalla malattia che l’ha provocata, come la febbre, l’influenza o la difficoltá nella deglutizione ed é maggiormente diffusa nel periodo invernale, colpendo anche i bambini con etá compresa tra i 4 e i 7 anni, per cui molte volte i sintomi si rivelano essere esattamente come quelli degli adulti e non si presentano in una forma piú lieve come accade per altre malattie.
É spesso causata da infezioni come mononucleosi, raffreddore, influenza o morbillo e puó essere curata tramite la somministrazione di antibiotici (generalmente vengono scelte le penicilline) che si occupano di eliminare i batteri che l’hanno causata. Nei casi piú lievi a volte viene suggerito anche utilizzare alcuni rimedi naturali, come colluttori disinfettanti o propoli ed echinacea. Vi consigliamo, in ogni caso, di fare riferimento al vostro medico per avere il parere di un esperto su come combattere i sintomi della faringite.
In casi piú estremi la faringite puó portare all’ingrossamento delle tonsille faringee (adenoidi). Nel caso in cui questo dovesse succedere, potrebbe portare il paziente ad avere difficoltá nel respirare, con la necessitá di esportarle completamente.